Le radici della storia del vino Soave trovano tracce nell’antichità, a partire dal periodo 150/300 d.C. L’origine vulcanica dei suoli e le relative caratteristiche calcaree e basaltiche hanno, nel corso del tempo, contribuito a connotare il profilo organolettico e aromatico delle uve e dei vini che ne conseguono. La Garganega e il Trebbiano di Soave sono le varietà autoctone che costituiscono l’anima del vino Soave.
Sono circa 1200 gli ettari presenti nell’area storica e collinare del Soave Classico, tra il comune di Soave e quello di Monteforte d’Alpone, citato come il comune a più alta densità viticola d’Italia dove si trovano, in posizioni altamente vocate, le vigne di Cà Rugate.
La Garganega è annoverata a pieno titolo tra i vitigni a bacca bianca più interessanti in assoluto, in quanto in grado di coniugare alla perfezione la freschezza e la complessità, così come l’immediatezza di beva e una longevità fuori dall’ordinario.