Ca’ Rugate dal 2013 fa parte dei Vignaioli Indipendenti del Soave, un’associazione affiliata al F.I.V.I. (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), mossa dalla volontà di proteggere la tipicità del vino Soave puntando sul tema dell’autenticità. – Attraverso un’operazione di trasparenza sull’origine, di tracciabilità produttiva del vino e di rispetto dei valori ambientali e sostenibili, si lavora affinché ciascun associato sia interprete, testimone e custode del territorio del Soave e dei suoi vini.-
LA NOSTRA
STORIA
Cent’anni d’amore per la terra,
non fanno crescere soltanto l’uva
Ca’ Rugate è un’azienda agricola veneta che produce vini di territorio capaci di raccontare, secondo un carattere distintivo e identificabile, la terra da cui nascono, quella del Soave Classico, della Valpolicella e del Lessini Durello.
Un’azienda che ha saputo innovare reinterpretando le tradizioni e investendo sui vigneti più vocati alla produzione dei vitigni storici.
Una storia lunga più di 100 anni, legata in modo inscindibile alla famiglia Tessari da quattro generazioni e a quella terra scura e vulcanica della collina delle Rugate, vicino al centro di Brognoligo, dove tutto ha avuto inizio.
Già agli inizi del ‘900, Amedeo Tessari detto “Mideo”, aveva intuito la vocazione qualitativa dei terreni di proprietà ed aveva iniziato a proporre il proprio vino nell’Osteria di famiglia. Di padre in figlio, di ettaro in ettaro, la storia di Ca’ Rugate prosegue fino ai giorni nostri.
Con gli anni i vigneti crescono e suo figlio, Fulvio “Beo” Tessari, che ha appena acquisito i vigneti in località Monte Fiorentine, decide di pigiare quell’uva e di farne un vino. Compra vasche nuove di cemento e botti grandi; la prima cantina nasce così alle Rugate attorno al 1950. Dal vino sfuso alle prime etichette il passo è breve. Fulvio e il suo primogenito Amedeo prendono la decisione di ampliare la cantina di Brognoligo e investono in nuove tecnologie. Sono anni di grande fermento. Le prime bottiglie a marchio Ca’ Rugate portano il millesimo 1986 e i vini Ca’ Rugate iniziano da subito a varcare i confini nazionali.
Il 2001 è l’anno della quarta generazione dei Tessari. Entra in azienda Michele, figlio di Amedeo che, assecondando la sua formazione enologica, avvia un profondo processo di rinnovamento aziendale sia a livello strategico, sia sul fronte organizzativo. Progressivamente, nel corso dei primi anni del terzo millennio, inizia l’estensione nella vicina Valpolicella, attraverso l’acquisizione dei primi 15 ettari; Contestualmente prende forma il progetto della cantina nuova, tecnologica e funzionale, che verrà inaugurata nel settembre 2002 a Montecchia di Crosara, lungo la strada della Val d’Alpone.
La qualità di un vino nasce prima in vigna e poi in cantina.
Una crescita ragionata e progressiva, supportata da una capillare distribuzione dei vini che oggi varcano 98 province d’Italia e 42 confini internazionali. Nel 2006 Michele e la sua famiglia prendono la decisione di allestire un museo della cultura contadina, mettendo a disposizione reperti di storia del vino custoditi nel tempo dalle diverse generazioni della famiglia Tessari. E’ datata 2008 infine la decisione di investire anche nella limitrofa zona del Lessini Durello, area viticola da sempre destinata alla produzione di metodi classici d’eccellenza. Oggi Ca’ Rugate è una realtà radicata sul territorio ma dal respiro internazionale, con 90 ettari di vigneti di proprietà e una produzione che sa rispettare le tradizioni e cogliere le innovazioni, frutto di un lavoro quotidiano eseguito con coscienza e meticolosa precisione, nel segno della continuità e della qualità senza mediazioni.
Le scelte agronomiche e economiche
Da sempre l’attenzione per la natura, che rappresenta la fonte del sostentamento agricolo, è stata molto scrupolosa e consapevole. Dal 2004 tutte le vigne Ca’ Rugate sono lavorate con metodi ragionati, nel segno della sostenibilità ambientale; dalla concimazione alla cimatura dei filari, fino all’utilizzo dei prodotti antiparassitari. “Abbiamo definitivamente abbandonato i fertilizzanti chimici, sostituendoli con l’apporto di letame bovino a rotazione triennale/quinquennale, ammendanti organici e fertilizzanti organo-minerali. L’obiettivo è ottenere uve sane, adatte ad una vinificazione che non richieda interventi correttivi sui mosti e che preservi l’essenza delle uve raccolte, amplificando le diverse peculiarità di ogni vendemmia.” Secondo questa stessa direzione l’azienda si confronta sistematicamente con consulenti e tecnici di primissimo piano che, sulla base di questa impostazione, garantiscano il miglior risultato produttivo e qualitativo.